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Caratteristiche dei test e il numero chiuso

Quesiti a Scelta Multipla


I Quesiti a Scelta Multipla (QSM), conosciuti per la valutazione del merito e delle capacità in ambito civile e militare, a partire dal 1915 vennero utilizzati ufficialmente nelle prove di concorso universitario negli Stati Uniti. Proprio in questo paese, all'inizio degli anni Ottanta, numerosi istituti pubblici e privati iniziarono a organizzare corsi di addestramento alla soluzione di QSM, impiegati nelle più svariate occasioni di selezione.
Ne scaturì un ampio dibattito, che vide contrapporsi due orientamenti. Il primo finalizzava l'addestramento unicamente all'acquisizione degli automatismi mentali indispensabili per ottenere una buona prestazione a questo tipo di test, senza escludere il suggerimento di «trucchi» che avrebbero potuto facilitare l'assolvimento dei compiti. Il secondo interpretava invece l'addestramento come un'occasione per il candidato di riflettere sulla propria conoscenza delle materie oggetto dei quesiti, nonché sulle proprie capacità di attenzione, concentrazione, ragionamento logico e così via. In questo caso, l'addestramento comprendeva anche la possibilità di ripassare talune nozioni chiave delle diverse materie e di migliorare – attraverso opportuni esercizi – le abilità che fossero risultate carenti.
Negli anni successivi ha finito per imporsi il secondo orientamento, che è risultato senz'altro più efficace. A quest'ultimo si richiama per lo più l'applicazione dei QSM in Europa e a esso si riferiscono anche le norme CEE che hanno sancito la definitiva affermazione di questo strumento docimologico, non solo nelle università ma anche nel mondo del lavoro.
La progressiva introduzione del numero chiuso nello statuto di varie facoltà universitarie italiane ha reso necessaria la selezione degli aspiranti all'iscrizione, quasi sempre in sensibile eccesso rispetto ai posti disponibili. Tuttavia, la scelta delle modalità di tale selezione si è rivelata un problema complesso.
Un'esigenza fondamentale è ovviamente quella dell'obiettività: una volta stabilito un criterio per l'ammissione, questo deve essere seguito rigorosamente e tutte le procedure di esame e di valutazione dei risultati debbono essere assolutamente obiettive e impermeabili a qualsiasi manipolazione esterna. Questo primo traguardo è abbastanza facile da raggiungere grazie alle cautele adottate nella preparazione dei test e nella definizione di criteri rigorosi, e all'automatizzazione delle procedure di valutazione.
Più difficile invece è definire su quali basi debba essere effettuata la valutazione, perché le votazioni conseguite agli esami di maturità, anche se integrate da quelle degli ultimi anni della scuola secondaria, non danno sufficienti garanzie di efficacia e di omogeneità. Da queste considerazioni deriva l'inderogabile necessità di utilizzare per la selezione strumenti diversi, ovvero test specifici appositamente creati per questo scopo. I test utilizzati per l'ammissione alle facoltà universitarie si propongono dunque solitamente di misurare non tanto il livello delle conoscenze precedentemente acquisite, quanto le specifiche attitudini dei soggetti per un particolare indirizzo di studi.
Tali test sono generalmente composti da una sezione verbale, che misura la comprensione linguistica e concettuale, e da una sezione matematica, che verifica la capacità di risolvere problemi che richiedano il ragionamento logico-matematico e una conoscenza di base dell'algebra e della geometria. Il test, dunque, sebbene prenda in esame quanto appreso nel corso dell'istruzione, soprattutto, secondaria, tenta di evitare di porre quesiti che dipendano dalla conoscenza di argomenti specifici, per mettere invece l'accento sulla capacità di utilizzare abilità acquisite per risolvere problemi nuovi.
Di fronte alla crescente diffusione dei test di selezione molti studenti chiedono se valga la pena di svolgere una specifica preparazione. In questo senso una certa familiarità con i test è fondamentale: chi ha già avuto esperienze di test, e sa quindi cosa aspettarsi, è più sicuro di sé rispetto a chi non ne ha avute. Per esempio, si può essere avvantaggiati dalla familiarità con le schede di risposta e con il modo corretto di compilarle, dalla capacità di esaminare attentamente tutte le risposte di un test a scelta multipla anziché scegliere la prima soluzione che sembra corretta, dal sapere di non dovere perdere troppo tempo per le domande che non si riescono a risolvere, dal capire se e quando vale la pena di rischiare una risposta casuale (se non vi sono penalizzazioni per le risposte errate, vale la pena di tentare comunque a caso; se la risposta errata comporta una penalizzazione è più opportuno cercare di ridurre le alternative eliminando le risposte che sembrano più improbabili).

Test di ammissione e graduatorie

I corsi di laurea possono essere ad accesso libero (senza limite di iscritti) oppure a numero programmato (con una soglia massima di possibili iscritti). Nei due casi è assai diversa la procedura di iscrizione all'Università.

Preiscrizioni

Per i corsi di laurea a numero programmato è necessario effettuare una preiscrizione e sostenere un test di ammissione; solo dopo il superamento del test lo studente potrà immatricolarsi.
A partire dal mese di luglio è possibile ritirare il bollettino per il pagamento della quota di partecipazione al test e la domanda di preiscrizione al Centro Immatricolazioni. Per alcune università private (per es. Bocconi e LUISS) ciò è già possibile a partire dal mese di marzo.

Studenti ammessi

Gli studenti ammessi, ossia gli studenti che avranno superato il test di ammissione, dovranno confermare l'iscrizione, con il pagamento delle tasse relative, entro alcuni giorni dalla data di affissione dei risultati del test.
Trascorso tale termine (dettato dall'autorità accademica), in caso di rinuncia o mancata iscrizione degli studenti utilmente collocati in graduatoria, si apriranno le operazioni di "riassegnazione" o "ripescaggio": gli studenti eventualmente "ripescati" dovranno confermare l'iscrizione, con il pagamento delle tasse relative, generalmente entro quarantotto ore lavorative successive alla data di riaffissione di ogni singola graduatoria. Le operazioni di "ripescaggio" si concluderanno al raggiungimento della copertura dei posti disponibili.

Graduatorie test di ammissione

Le graduatorie saranno affisse, entro i termini previsti da ciascun bando, all'albo ufficiale del Centro Immatricolazioni, presso le Segreterie Studenti e pubblicate sul sito di Ateneo, a eccezione delle graduatorie susseguenti le operazioni di "ripescaggio": tali graduatorie saranno affisse all'albo ufficiale del Centro Immatricolazioni.
Le graduatorie riporteranno, in rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo n. 196 del 2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", unicamente il numero di matricola provvisorio assegnato a ciascun partecipante al test di ammissione accompagnato dalla data di nascita dello stesso partecipante.
L'affissione all'albo ufficiale è sostitutiva di ogni altra comunicazione personale.

Modalità di svolgimento della prova di ammissione

Il candidato troverà sul proprio banco una scheda con l'indicazione dei propri dati anagrafici (nel caso in cui il candidato riscontri degli errori in questi dati, apponga le opportune correzioni sulla scheda stessa). Troverà anche una scheda per le risposte, una busta piccola e una grande (il cui uso verrà indicato nel seguito), sulle quali non va apposto alcun segno.
A ciascun candidato verrà poi consegnato un plico contenente il testo delle varie parti della prova e una penna a sfera per contrassegnare sulla scheda apposita le risposte scelte.
Il plico dovrà essere aperto soltanto quando la Commissione darà inizio alla prova.
La prova consiste nel rispondere a un numero variabile di quesiti a seconda del tipo esame di ammissione, generalmente compresi tra gli 80 e i 120 quesiti.
La durata totale della prova varia anch'essa a seconda del tipo d'esame di ammissione; in genere il tempo assegnato è compreso tra un minimo di 60 minuti a un massimo di 120 minuti.
Le prove richiedono attenzione: è quindi essenziale concentrasi sul lavoro. Va tenuto presente che le difficoltà che saranno incontrate saranno condivise anche dagli altri candidati.
Se necessario, possono essere utilizzati gli spazi disponibili nel fascicolo del testo per ogni tipo di minuta, sempre che la Commissione lo consenta.
In caso di difficoltà di soluzione dì un problema, è bene non attardarsi e procedere oltre. Bisogna cercare di rispondere a ogni quesito o problema, tenendo però presente che le risposte errate a volte comportano una penalizzazione. Questa penalizzazione è tale da neutralizzare, mediamente, l'effetto di risposte date a caso e quindi fortuitamente anche esatte. La mancata risposta in alcuni casi non comporta alcuna penalizzazione. Comunque sia i criteri di valutazione delle prove ovvero il "peso" per ogni risposta esatta, sbagliata o non data verrà comunicata all'inizio della prova da parte della Commissione.
Per ciascun quesito il testo propone generalmente fino a 5 risposte (contraddistinte dalle lettere a, b, c, d, e), una sola delle quali è esatta. A ciascun quesito presentato nel testo corrisponde, nella scheda per le risposte, una riga che reca lo stesso numero d'ordine del quesito. Perciò la risposta al quesito n. 1 dovrà essere registrata sulla riga n. 1 della scheda per le risposte, la risposta n. 2 sulla riga n. 2, e così via, ponendo attenzione a usare esclusivamente la penna a sfera che è stata consegnata. La registrazione deve avvenire riempiendo completamente, ma senza sbavature, il cerchietto corrispondente alla risposta ritenuta esatta. Ogni altro segno che non sia il riempimento di un unico cerchietto comporta la mancata registrazione della risposta da parte del lettore automatico delle schede.

trucchi e segreti per passare il test

Nel caso che ci si accorga di aver oltrepassato il bordo del cerchietto nel registrare la risposta o che si desideri correggere la risposta data in prima battuta, bisogna annerire la listella, sottostante alla riga superiore, corrispondente alla risposta che si vuole venga registrata. La risposta data nella riga superiore in questo modo risulta annullata.

trucchi e segreti per passare il test di ammissione

Infine, volendo ritornare sulle proprie decisioni e annullare una risposta già data, basta soltanto riempire un secondo cerchietto o una seconda listella. Il lettore automatico constatando l'esistenza di due risposte sulla stessa riga, considera che non si sia data al quesito nessuna risposta.

Anche la scheda delle risposte deve essere completamente anonima, priva di qualsiasi segno che non sia uno di quelli di risposta alle singole domande.
Al segnale di fine prova, va interrotta l'esecuzione del compito, inserita la scheda con i dati anagrafici nella busta piccola; questa andrà sigillata e inserita insieme alla scheda per le risposte nella busta grande. è infine necessario sigillare anche quest'ultima. A questo punto è bene controllare che sul banco ci siano soltanto: la busta grande sigillata, il testo delle domande e la penna a sfera. Si attenda seduti, in silenzio e senza muoversi, che la Commissione provveda a ritirare tale materiale.
Allo scopo di assicurare una perfetta uniformità delle condizioni di svolgimento della prova per tutti i candidati (come richiesto dalle norme concorsuali), questa verrà annullata per chiunque non sì attenga alle modalità indicate o in qualsiasi modo turbi lo svolgimento della prova.

Scarica qui il fac simile del modulo per domande con risposta a scelta multipla





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